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Di ogni buio, di ogni luce

Mona Lisa Tina, Di ogni buio, di ogni luce, 2018
performance e installazione
Macro Asilo, Roma
ph Vanis Dondi, Elisa D’Errico

La performance Di ogni buio, di ogni luce è un progetto interdisciplinare ancora in fieri che accoglie riflessioni sui temi universali dell’identità, dell’incontro profondo con l’altro e della fiducia positiva nel cambiamento: un cambiamento che è possibile solo attraverso il dialogo e il confronto autentico tra le persone, al di là di qualunque tipo di differenza legata alla cultura di appartenenza, all’etnia, all’orientamento sessuale, all’età e al credo religioso.

Nel progetto sono riscontrabili tre temi costanti, che segnano profondamente l’indagine degli ultimi anni del mio lavoro artistico:

  • la ricerca, forse impossibile, della storia e della memoria della mia famiglia di origine, composta da persone in alcuni casi totalmente sconosciute e provenienti da e/o emigrate in sette paesi del mondo: Stati Uniti, Russia, Ucraina, Polonia, Austria, Germania e Italia. È per me un pretesto significativo che lascia spazio in realtà alla mia convinzione generale che l’etnia, come i legami famigliari, e come tutto ciò che ho elencato sopra, siano istanze fluide e per loro natura difficili da definire;
  • la constatazione che l’albero genealogico non è sempre il sigillo di relazioni funzionali nell’ambito dei suoi componenti – spesso ambivalenti e nel peggiore dei casi, distruttive. Tuttavia credo sia necessario averne consapevolezza e conoscerne le vicende, per poter contare su una visione di se stessi più chiara e per modificare in meglio alcuni tratti caratteriali che ciascuno di noi ha inconsapevolmente “ereditato”;
  • La profondità di pensiero che per attivare un dialogo autentico con chi ci è di fronte (qualunque sia il livello di legame con lui/lei) sia necessario innescare una dimensione di ascolto, di capacità di sintonizzazione delle emozioni e di annullamento della proprie capacità di giudizio. Per quanto mi riguarda, infatti, penso che la nostra realtà, così complessa e fragile, continui a generare ancora un sentimento di sfiducia e di sospetto nell’altro. È per questo che diventa sempre più difficile instaurare delle relazioni buone e costruttive.

Il linguaggio della performance nello svolgimento dell’azione ha la capacità di rendere concreto qualcosa che “succede”, “accade” qui e ora; ha la funzione di creare legami, di toccare sensibilmente le dimensioni più profonde e intime del pubblico attivando così, in modo fluido e naturale, uno spostamento e un cambiamento di energia emotiva psicofisica: dall’artista al partecipante, dal partecipante all’esterno.

Di ogni buio, di ogni luce, come  quasi tutte le mie performance, si compone di momenti di silenzio, di interazioni individuali e collettive con i presenti, al fine di condividere da un lato un’esperienza estetica specifica di arte contemporanea, dall’altro un’esperienza “sentimentale” paradossalmente molto concreta e reale.

Info

Category:

Installazione, Performance

Date:

28 Luglio 2018